- Pubblicata il 27/07/2020
- Autore: Carlo
- Categoria: Racconti erotici incesto
- Pubblicata il 27/07/2020
- Autore: Carlo
- Categoria: Racconti erotici incesto
Incesto molesto - Trentino Alto Adige Trasgressiva
Ero stato invitato a cena dalla mia ragazza per essere presentato alla madre come avviene di consueto... ricordo ancora quella sera d'estate, indelebile, trasgressiva e senza limiti; mia suocera era separata da parecchi anni e già da un po di giorni quelle poche volte che andavo a prendere la mia ragazza avevo notato un certo interesse nei miei confronti da parte sua, probabilmente era il vero motivo per il quale mi aveva invitato a cena per conoscermi meglio, cosa che poi era stata confermata dallo svolgersi della serata. Ricordo ancora com'era vestita, un vestitino estivo intero talmente corto che ogni volta che si piegava leggermente si intravvedevano le mutandine, ammetto che mia suocera era una bellissima donna con uno stacco di coscia invidiabile, poi con quel vestito e i tacchi era molto istigante; avevamo iniziato con un aperitivo abbastanza alcolico, dopo aver bevuto tre negroni eravamo al secondo giro con tre mojito, posso dire che a quel punto ero motlo allegro e le parole mi uscivano senza filtri dalla bocca, avevo iniziato a riempire di complimenti mia suocera a tal punto da farla arrossire, la mia ragazza se la rideva anche lei, u po per la situazione e un po per il grado alcolico del momento.. finalmente era arrivato il momento di cenare, avevano una bella villetta di propietà con giardino e per quell'occasione avevano deciso di mangiare all'aperto. Era stata la cena a base di pesce più buona che avessi mai mangiato, mia suocera oltre ad essere una bellissima milfona era anche una bravissima cuoca, peccato che non aveva pensato al dolce, non so se accidentalmente o appositamente, comunque sia stato ricordo che aveva chiesto alla mia ragazza di fare un salto nella gelateria del paese a prendere un po di gelato mentre noi due sparecchiavamo e li era iniziata la mia tortura... appena eravamo rimasti soli mi chiamava continuamente in cucine per dargli una mano a mettere via i piatti, ad asciugargli le posate, ogni scusa era buona per chiamarmi da lei, io non riuscivo a non guardagli le gambe, erano lisce come seta, abbronzate e lunghissime, in più ogni due per tre era sempre li a piegarsi scosciando sempre più e istigandomi continuamente, non riuscivo più a trattenermi e avevo iniziato a fargli i complimenti sulla sua fisicità notevole e unica, anche lei senza tanto girargli intorno mi aveva chiesto se volevo toccare con mano, io posseduto completamente dal mio lato suino e assuefatto dall'alcol mi ero avvicinato mettendogli la mano direttamente in mezzo alle gambe constatando a mia grande sorpresa che durante la serata si era levata l'intimo... non potevo fare diversamente, avevo innescato una situazione alla quale dovevo arrivare fino infondo, quindi mi ero messo dietro a lei che nel mentre stava lavando le pentole e alzando il suo vestitino avevo iniziato a strusciarmi su quel bel culetto ancora sodo, pochi secondi e avevo le braghe calate, il cazzo duro come un pezzo di marmo e lei che se lo impuntava nella patata da dietro, godeva come se fosse la prima volta che faceva sesso, urlava e mi diceva porcate senza limiti, io per non essere da meno gli avevo preso i capelli da dietro e mordendogli il collo glielo stavo dando tutto!!! Il bello di quella scopata oltre al fatto di aver finito pochi minuti prima che tornasse a casa la mia morosa col gelato era stata la conclusione, venendogli dentro fino all'ultima goccia...
Altre storie in Racconti erotici incesto